
Sono finiti negli ospedali romagnoli 366 pazienti di cui 27 in terapia intensiva. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, i ricoveri ordinari sono 2 volte inferiori e si registra un numero di decessi 4 volte inferiore.
19.980 positività (25%) su un totale di 78.314 tamponi (molecolari e antigenici). I dati dell’Ausl Romagna relativi alla settimana dal 27 dicembre al 2 gennaio rispetto all’ infezione da Covid 19 nel territorio romagnolo registra un deciso aumento dei nuovi casi in termini assoluti (+13766). In totale sono ricoverati 366 pazienti, di cui 27 in terapia intensiva.
Questa settimana sono stati eseguiti 78.314 tamponi (molecolari e antigenici) registrando 19.980 nuovi casi positivi (25%). Dopo un periodo di lieve stabilità si registra un deciso aumento dei nuovi casi sia in termini assoluti (+ 13766) che percentuali in relazione alla diffusione della cosiddetta variante omicron. In aumento il tasso d’incidenza totale dei nuovi casi negli ultimi sette giorni /100.000 abitanti in tutti i distretti dell’ AUSL della Romagna.
Si registra un tasso di occupazione di posti letto da parte di pazienti affetti da COVID in aumento da dieci settimane ed in totale sono ricoverati 366 pazienti, di cui 27 in terapia intensiva. Risulta del tutto evidente come questo aumento, abbia un andamento decisamente attenuato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, grazie alla diffusione della vaccinazione. In particolare i ricoveri ordinari sono 2 volte inferiori e si registra un numero di decessi 4 volte inferiore.
Questa settimana si sono verificati otto focolai nelle strutture ospedaliere nell’ambito di Ravenna, Rimini e Cesena.
Complessivamente sono stati sospesi 265 operatori tra dipendenti e convenzionati in tutta l’azienda USL della Romagna.
La percentuale dei sospesi sul totale degli operatori con obbligo vaccinale è inferiore al 2% in tutti gli ambiti territoriali e non si apprezzano sostanziali differenze tra Cesena, Forlì, Rimini e Ravenna .
In continuo aumento il numero dei soggetti vaccinati nei centri vaccinali aziendali (al 3 gennaio 868.775 con prima dose e 790.892 con seconda dose e 313.278 con terza dose a cui vanno aggiunte 93.638 dosi somministrate dai MMG).
Come riportato dal «Rapporto Monitoraggio dell’impatto della campagna di vaccinazione sulle infezioni da COVID-19 nella Regione Emilia-Romagna – Nuova metodologia di analisi e aggiornamento dei dati al 21 dicembre 2021», i vaccinati da meno di 5 mesi o che hanno effettuato la dose booster sono i più protetti; i non vaccinati hanno un rischio di:
• infettarsi che va da 2,4 volte di più rispetto ai vaccinati da più di 5 mesi, a 3,4 volte maggiore rispetto ai vaccinati entro 5 mesi, fino ad arrivare a
7,8 maggiore quando confrontati con i vaccinati che hanno ricevuto la dose booster.
• essere ricoverati in ospedale di 5,4 volte maggiore in confronto ai vaccinati da > 5 mesi, 6,4volte maggiore rispetto ai vaccinati entro i 5 mesi, fino
ad arrivare a 9 volte di più in coloro che hanno ricevuto la dose booster.
Tale dato regionale viene confermato anche in Ausl della Romagna dove i NON vaccinati hanno:
• un rischio di acquisire l’infezione da SARS CoV-2 di 2,5 volte di più rispetto ai vaccinati da più di 5 mesi, 3,5 volte maggiore rispetto ai vaccinati
entro 5 mesi e oltre 9 volte maggiore quando confrontati con i vaccinati che hanno ricevuto la dose booster.
• un rischio essere ricoverati in ospedale per COVID di 6,5 volte maggiore in confronto ai vaccinati da > 5 mesi, 5,8 volte maggiore rispetto ai
vaccinati entro i 5 mesi, fino ad arrivare a 35 volte di più in coloro che hanno ricevuto la dose booster
“I dati della settimana presa a riferimento evidenziano una situazione fortemente impegnativa dal punto di vista della corsa del contagio- commenta Mattia Altini, direttore Sanitario di Ausl Romagna. Su tutto il territorio romagnolo si registra una impennata di nuove positività riconducibili all’aumentata diffusione della variante Omicron che sta mettendo sotto pressione i servizi di tracciamento e testing. Fortunatamente, nelle persone vaccinate, questa nuova variante pare ad oggi, provocare solamente una sintomatologia lieve, mentre il rischio di contrarre la malattia in forme gravi resta lo stesso per le persone non vaccinate. Per questo rivolgiamo ancora un appello ai cittadini. Questo alto numero di casi si riflette inevitabilmente anche sul versante ospedaliero con un conseguente aumento dell’occupazione dei posti letto covid dedicati. E sebbene la situazione ospedaliera non sia paragonabile rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, grazie all’ effetto della vaccinazioni come evidenzia peraltro il monitoraggio regionale, con questi numeri in crescita, anche i ricoveri sono destinati purtroppo ad aumentare. In questa situazione, per arginare la circolazione del virus, non posso che ribadire ancora una volta quanto sia indispensabile vaccinarsi con la terza dose. Al contempo occorre accelerare la vaccinazione dei nostri ragazzi che devono poter vivere e rientrare a scuola in sicurezza, dopo le vacanza di Natale. Si raccomanda infine, ancora una volta di rispettare con il massimo scrupolo le regole anticontagio. E’ importante per noi stessi e per aiutare tutti gli operatori sanitari che continuano a lavorare senza sosta”