(foto di repertorio)

La denuncia del Nuovo sindacato dei carabinieri che chiede “maggior interazione e controllo sulle vaccinazioni”

“Il Nuovo Sindacato Carabinieri Emilia Romagna – si legge in una nota diffusa -, chiede una maggiore interazione e controllo sulle vaccinazioni per evitare che mentre tutta la nazione è a conoscenza che l’ AIFA (Agenzia Italiana del farmaco) ha già posto  il divieto di somministrazione del lotto ABV2856 del vaccino AstraZeneca, centri AUSL proseguano  con le vaccinazioni“.

“Infatti, oggi a Pavullo,  presso il centro vaccini, stavano proseguendo ad utilizzare nella somministrazione del vaccino  il lotto in questione. Solo l’intervento di un appartenente alle forze di polizia ha scongiurato che  i sanitari proseguissero l’inoculazione  vietata e sospendessero le attività dopo aver verificato quanto appreso”.

“Siamo certi che oltre a Modena, anche a Ferrara le forze di polizia sono state vaccinate con il lotto incriminato. Ora , questo sindacato è consapevole che è prassi per la cosiddetta “farmacovigilanza” quando si è davanti a una possibile reazione grave, non nota e collegata alla vaccinazione, sospendere l’uso del lotto incriminato però non si comprende per quale motivo la sospensione non avvenga in tempo reale ed in tutti i punti di vaccinazione contemporaneamente.  Chiediamo che tutti i militari vaccinati con quel lotto siano seguiti nel decorso post vaccino onde evitare ulteriori vittime”.