
L’Autorità antitrust multa per 5,2 milioni il famoso sito di e-commerce
Riprezzamento dei prodotti per fare apparire sconti quelli che tali non erano, blocco (ad ordini già avvenuti e senza dichiararlo) dei clienti che effettuavano troppi resi, i cosiddetti serial returners, cioè i clienti con una spesa compresa tra i 2.000 e i 3.000 euro, con più di 4 ordini negli ultimi 12 mesi e un tasso di reso maggiore del 60-70%. Erano queste le pratiche che Yoox Net-a-Porter Group (gruppo Richemont) metteva in atto attraverso il suo sito di e-commerce attivo sui brand di alta moda e che ha portato l’Antitrust a comminare una multa a Yoox per 5,25 milioni di euro per prezzi ingannevoli e limiti al diritto di recesso. Da una startup ai primordi della net economy a una società valutata 5,4 miliardi di euro finita in una delle maggiori galassie finanziarie del lusso al mondo: è la parabola di Yoox, dal 2015 Yoox Net-a-Porter, l’azienda fondata nel 2000 dal ravennate Federico Marchetti, 52 anni, che nel 2021 annunciò di lasciare ogni incarico dal gruppo Richemont.
I comportamenti scorretti si sono tenuti tra il 2019 e il 2022. L‘intervento dell’Autorità, spiega la nota dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, si inquadra nell’attività di enforcement per assicurare il corretto ed equilibrato sviluppo dell’e-commerce. In particolare, l’istruttoria dell’Antitrust ha consentito di accertare la scorrettezza di alcuni comportamenti attuati attraverso il sito di e-commerce https://www.yoox.com/it nell’ambito dell’attività di vendita online di capi d’abbigliamento, di calzature e di altri beni di moda, lusso e design, nel periodo 2019-2022. La società ha, cioè, annullato unilateralmente gli ordini online già perfezionati dai consumatori in caso di superamento di determinate soglie di resi, omettendo contestualmente l’informativa sul blocco degli acquisti. Inoltre ha prospettato in modo ingannevole i prezzi di vendita dei prodotti e gli sconti effettivamente applicati.
Per quanto riguarda la prima pratica, secondo l’Autorità è emersa una specifica policy aziendale interna che prevede – senza informare prima o dopo i consumatori – l’inibizione della possibilità di effettuare ulteriori acquisti nel caso di superamento di determinate soglie di resi, limitando così il diritto di recesso.
In riferimento alla seconda pratica, invece, l’Autorità ha ritenuto che Yoox abbia indotto i consumatori ad aderire alle proprie offerte online sulla base della prospettazione di prezzi e di sconti ingannevoli. Ad esempio si è accertato che, prima del primo febbraio 2022, a seguito dei frequenti repricing, il prezzo finale scontato di alcuni prodotti – in occasione di particolari promozioni – risultava sostanzialmente analogo al prezzo effettivamente praticato nel periodo precedente la promozione, in quanto veniva modificato il prezzo di riferimento rispetto al quale veniva poi applicato lo sconto. Entro 60 giorni a partire dal 13 gennaio Yoox dovrà informare l’Autorità sulle iniziative assunte per superare gli elementi di criticità evidenziati nel provvedimento sanzionatorio.