Cambia l'amministratore delegato del gruppo Amadori: lascia Francesco Berti arriva Denis Amadori

Riassetto al vertice per il gigante del pollo – Nel 2021 ricavi per 1,36 miliardi

Dopo aver lungamente smentito la notizia, l’azienda romagnola ha ufficializzato la separazione dall’Ad Francesco Berti. Al comando arriva Denis Amadori, attuale presidente di Gesco, cooperativa a cui aderisce Amadori. Quindi finisce la divisione fra gestione e proprietà. Nel comunicato diffuso dall’azienda si legge che “Dopo un decennio di intenso lavoro comune e di reciproche soddisfazioni, Amadori, le aziende che operano per l’omonimo marchio e Francesco Berti hanno di comune accordo ritenuto concluso il lungo percorso di fruttuosa collaborazione”. Berti era arrivato in azienda con il ruolo di direttore finanziario, poi direttore generale e infine amministratore delegato e, spiega ancora l’azienda, “Arrivati alla conclusione di un ciclo aziendale così impegnativo, si sono aperte nuove esigenze e nuove sfide professionali sia per la proprietà, sia per il manager di lungo corso”.

L’assetto del gruppo

Il gruppo Amadori è costituito da un vasto numero di società operative. Al vertice, la Amadori spa è controllata dalla holding Fda, dove Flavio e Denis Amadori hanno fatto confluire il loro 54% della società operativa. Ciascuno dei fratelli ha il 27%. Sia Amadori spa che Fda hanno sede a Milano. Flavio è presidente di Amadori spa e Denis amministratore delegato. Il restante 46% di Amadori spa è in portafoglio alle sorelle Loretta e Patrizia.

I conti di Amadori

Nel 2021 il gruppo Amadori ha realizzato un fatturato di 1,36 miliardi di euro (130 milioni in più rispetto all’esercizio precedente); un Ebitda di 86 milioni e un utile di 18,7 milioni. Il patrimonio netto ammonta a 296 milioni. Recentemente la società ha confermato le linee guide strategiche: crescita dell’offerta di prodotti a base proteica, consolidando il modello di filiera 100% italiana, integrata e sostenibile. Il piano strategico d’investimenti consentirà nel medio periodo di puntare a 1,7 miliardi di fatturato.