In arrivo ristori per il commercio

Incentivo con riduzione del fatturato 2021 superiore al 30% rispetto al 2019

Si chiude alle 12 del 24 maggio la finestra per fare domanda per accedere ai sostegni previsti per il commercio al dettaglio. Sul piatto 200 milioni del “Fondo per il rilancio delle attività economiche”. Possono accedere al contributo le imprese che svolgono prevalentemente un’attività di commercio al dettaglio che presentano un ammontare di ricavi, riferito al 2019, non superiore a 2 milioni di euro e che hanno subito una riduzione del fatturato nel 2021 non inferiore al 30% rispetto al 2019. Le istanze presentate fuori dal termine, incomplete o con modalità diverse da quelle previste, non saranno prese in considerazione dal Ministero. Questi i 15 Codici Ateco che identificano i settori ammessi: 47.19, 47.30, 47.43 oltre a tutte le attività dei gruppi 47.5 e 47.6, 47.71, 47.72, 47.75, 47.76, 47.77, 47.78, 47.79, 47.82, 47.89 e 47.99. Le domande di accesso alle agevolazioni potranno essere presentate esclusivamente tramite una procedura informatica ad hoc e per accedere alla procedura stessa occorre identificarsi e autenticarsi tramite la Carta nazionale dei servizi.

Per determinare l’ammontare medio mensile dei ricavi bisogna dividere l’importo complessivo dei ricavi relativi al periodo d’imposta 2019 per il numero dei mesi in cui la partita Iva è stata attiva per il medesimo periodo. Quindi chi ha un periodo d’imposta che coincide con l’anno solare e ha attivato la partita Iva prima del 2019, il richiedente deve dividere l’importo complessivo dei ricavi realizzati nel periodo d’imposta 2019 per 12 mesi. Nel caso, invece, di partita Iva attivata, ad esempio, il 1° giugno 2019, il richiedente dividerà l’importo complessivo dei ricavi realizzati a partire dal mese di giugno per 6 mesi. L’agevolazione è riconosciuta sotto forma di contributo a fondo perduto, nei limiti delle risorse finanziarie stanziate.