
Gelate e maltempo si sono portate via l’80% della frutta
Gelate e maltempo hanno creato danni gravissimi alla frutticultura romagnola. I membri della Commissione Prezzi della Camera di commercio della Romagna, sollecitati dalle Rappresentanze delle aziende agricole, hanno avuto modo di accertare e verificare con visite in campagna la drammatica situazione che riguarda la produzione della frutta primaverile-estiva delle Provincie di Forlì Cesena, Rimini e Ravenna.
Le gelate tardive di fine marzo e dei primi giorni di aprile hanno causato danni serissimi alle colture in fioritura e che oggi si possono definitivamente quantificare nel modo seguente:
Albicocche mancata produzione dall’80% al 90%
Pesche nettarine mancata produzione dell’80%
Pesche tomentose (a pelo) mancata produzione dell’80%
Susine mancata produzione dal 70% all’80%
Si può pertanto quantificare con certezza che il comparto romagnolo della frutta primaverile ed estiva subirà una diminuzione complessiva della prodizione dal 70% all’80%. Ne consegue che ci sarà una diminuzione del 70% del personale impiegato nelle aziende agricole per tutte le operazioni inerenti la frutticoltura con gravissime conseguenze per gli addetti sia nell’immediato sia nel futuro. La stessa conseguenza si avrà per le strutture cooperative e private operanti sul territorio per il ritiro, la lavorazione e la conservazione e la commercializzazione della frutta, con stabilimenti chiusi o sottoutilizzati. La Commissione intende precisare che gli aumenti dei prezzi che si stanno verificando in questo periodo non sono una conseguenza dovuta al Covid-19, che poco ha impattato nel settore agricolo, ma sono dovuti alla mancanza di prodotto.
I membri della Commissione Prezzi sono ben coscienti delle difficoltà in cui versano tutti i settori economici e della difficoltà a reperire tutti i fondi necessari da parte delle Istituzioni, ma sottolineano che la filiera agricola è un settore strategico e una risorsa per i nostri Territori e per il Paese. Da queste considerazioni scaturisce la richiesta per uno slittamento o ancora meglio per la sospensione dei contributi e dei mutui gravanti sulle aziende agricole e la loro filiera per tutto l’esercizio 2020.