Obiettivo, superare le logiche provinciali
MILANO MARITTIMA – Dall’1 ottobre 2016 l’industria romagnola parla con una voce sola, più alta. È la voce di quasi mille imprese, che danno lavoro a quasi 40 mila persone e generano un fatturato complessivo di oltre dieci miliardi di euro. E che hanno deciso di costruire insieme il proprio futuro. È la voce di Confindustria Romagna.
Ieri giovedì 27 ottobre, in occasione dell’Assemblea dei Soci che si è tenuta al Palace Hotel di Milano Marittima, sono stati eletti i primi Organi associativi: cinque vicepresidenti, il presidente della piccola industria e il presidente dei giovani industriali, 30 consiglieri, i revisori contabili ed i probiviri.
La squadra di presidenza che affiancherà Paolo Maggioli è così composta:
Paolo Baldrati (Versalis S.p.A) – Delegazione Ravenna, ambiente e sicurezza
Simone Badioli (Velmar S.p.A) – Delegazione Rimini
Tomaso Tarozzi (Bucci Automations S.p.A.) – Innovazione e internazionalizzazione
Alessandro Pesaresi (Pesaresi Giuseppe S.p.A.) – Credito e sviluppo associativo
Alessandro Curti (Curti S.p.A.) – Lavoro e relazioni sindacali
Ne fanno poi parte, come vicepresidenti di diritto, il presidente del Comitato piccola industria, Maurizio Minghelli, e il presidente del Gruppo giovani imprenditori, Gianluca Guerra.
Il voto è stato espresso durante l’assemblea privata dei soci. A seguire si sono svolte la conferenza stampa di presentazione e l’assemblea pubblica, che si è aperta con l’intervista del direttore del QN Andrea Cangini al presidente Paolo Maggioli e che ha visto intervenire Stefano Bonaccini, presidente Regione Emilia-Romagna, Michele De Pascale, presidente Provincia di Ravenna, e Andrea Gnassi, presidente Provincia di Rimini.
Nell’occasione è stato presentato il documento che illustra gli obiettivi, le priorità e l’impegno di Confindustria Romagna per contribuire nei prossimi anni alla crescita di un territorio energico ed operoso.
Queste le Paolo Maggioli, presidente di Confindustria Romagna: ”Il superamento delle logiche provinciali per puntare ad ambiti territoriali più ampi e con una forte identità è dettato dalla consapevolezza che niente può rimanere uguale a se stesso in tempi che cambiano così rapidamente: e la Romagna, con la sua fortissima identità storica, sociale ed economica, ci è apparsa sin da subito come il luogo ove si potesse sperimentare la nuova dimensione organizzativa immaginata dalla Riforma Pesenti, che Confindustria ha voluto per adeguare il suo assetto alla nuova realtà.
Siamo fieri di quanto siamo riusciti a fare in questi due anni: il 28 ottobre 2014, le Assemblee riunite a Castrocaro Terme hanno approvato un progetto che prevedeva la nascita del nuovo soggetto associativo dal 1° gennaio 2017. Siamo riusciti a farcela dal 1° ottobre di quest’anno: e ciò è stato reso possibile dallo spirito che ha contraddistinto tutti coloro che sono stati impegnati nel percorso di fusione: uno spirito che ha portato ad esaltare tutto quello che ci univa, e a sfumare tutto quello che ci divideva. Adesso Confindustria Romagna è una realtà e con la propria forza imprenditoriale, si sente impegnata al confronto ed alla collaborazione con tutte le parti sociali e le istituzioni per un migliore futuro della Comunità romagnola, assolvendo con ciò al proprio ruolo civico e mettendo a disposizione le proprie idee e competenze”.