
L’accusa per il 32 enne è quella di estorsione.
Nel pomeriggio di venerdì 13 ottobre, i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Rimini hanno tratto in arresto in flagranza per l’ipotesi di reato di estorsione un 32enne di origine albanese.
In particolare, la vicenda ha avuto inizio con l’asserito smarrimento di un telefono da parte della proprietaria la quale, non appena si sarebbe accorta di non aver più con sé il proprio cellulare, approfittando del fatto che l’apparecchio fosse acceso, ha iniziato a chiamare nel tentativo di ricevere risposta da parte di qualcuno che lo avesse ritrovato.
Difatti, alle telefonate avrebbe risposto un uomo il quale avrebbe confermato la sua disponibilità a riconsegnare il telefono, ma previo pagamento di 100 euro, non tanto come “ricompensa” ma come elemento imprescindibile per riconsegnare il cellulare, altrimenti si sarebbe rifiutato di restituirlo.
A quel punto la donna, consapevole dell’ingiusta richiesta, si è recata presso il Comando Carabinieri di Rimini, denunciando il tutto ai militari della Sezione Operativa. Al fine di riscontrare quanto acquisito dalla denunciante, i Carabinieri si predisponevano opportunamente per osservare l’incontro con il ragazzo che, nel frattempo, aveva nuovamente avuto contatti con la donna ribadendo le sue richieste di denaro.
Perciò all’esito dell’appuntamento, subito dopo la documentata cessione del denaro per poter riavere il telefono, l’indagato è stato fermato e, dopo le formalità di rito, è stato tratto in arresto e trattenuto nelle camere di sicurezza della Stazione di Rimini Principale in attesa del Giudizio per direttissima previsto per questa mattina.