
Prosegue l’attività da parte dei carabinieri per contrastare le baby gang
Nel corso del fine settimana appena trascorso, in particolare, i militari della Radiomobile hanno bloccato in viale Derna quattro giovani, un diciannovenne e tre diciassettenni, arrestandoli in flagranza in relazione ai reati di rapina e tentata rapina in danno di sette turisti minorenni.
Nel corso del servizio, inoltre, il personale operante ha rintracciato un ulteriore soggetto, un diciassettenne di origine straniera, ritenuto indiziato in concorso per i reati in questione, denunciandolo in stato di libertà poiché venuta meno la flagranza.
La chiamata al 112 da parte di una delle vittime innescava il tempestivo intervento dei Carabinieri, che prendevano contatto diretto con il gruppo dei giovanissimi turisti dai quali apprendevano quanto sarebbe accaduto pochi minuti prima: mentre stavano cercando di raggiungere a piedi una discoteca del luogo, i denuncianti sarebbero stati incrociati ed avvicinati da un altro gruppo di ragazzi, i quali avrebbero fin da subito preso ad importunarli ed a metterli in disagio. Le asserite insistenti richieste di offrire loro sigarette e di porgere accendini si sarebbero, in pochi minuti, tramutate in minacce volte ad ottenere denaro e cellulari da parte dei turisti.
I denuncianti riferivano ai militari dell’Arma che gli aggressori erano 5 ragazzi molto giovani, uno dei quali avrebbe minacciato di accoltellarli: nel corso dell’evento, uno soltanto dei turisti sarebbe rimasto bloccato, preda del gruppo di soggetti segnalati che erano riusciti a sfilargli pochi euro (i soli che aveva con sé), mentre tutti gli altri aggrediti sarebbero riusciti a scappare. I carabinieri si ponevano alla ricerca dei presunti aggressori, sulla base delle descrizioni fornite dai denuncianti, e dopo pochissimo li rintracciavano a piedi, riuscendo a fermare quattro di loro, che venivano condotti in caserma ed identificati.
Uno dei fermati, peraltro, risultava avere nella propria disponibilità un telefono cellulare I-Phone modello 11, provento di una rapina avvenuta a metà luglio a Riccione: il telefono cellulare veniva sequestrato in quanto ritenuto corpo del reato di ricettazione ed il giovane veniva deferito in stato di libertà. Le pattuglie dell’Arma, nel frattempo, proseguivano le ricerche, riuscendo a rintracciare il quinto giovanissimo che avrebbe – in ipotesi d’accusa – partecipato al reato, anche lui poi condotto in caserma per le identificazioni del caso.
I primi quattro fermati venivano riconosciuti dai ragazzi denuncianti quali presunti autori del reato e, pertanto, dichiarati in stato di arresto in flagranza e, su disposizione delle Autorità Giudiziarie competenti, rispettivamente condotti presso la Casa Circondariale di Rimini ed il Carcere Minorile di Bologna, in attesa del giudizio di convalida. Il quinto, non sussistendo la flagranza del reato, nonostante fosse stato anch’egli riconosciuto dai denuncianti, veniva deferito in stato di libertà.
Nella mattinata di ieri, i Giudici competenti hanno convalidato gli arresti eseguiti dai militari dell’Arma: i minorenni rimarranno in carcere, mentre al diciannovenne è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari.