
Il ragazzo nascondeva all’interno di un borsello due lamette da barbara, telefoni cellulari e un bilancino di precisione
Gli agenti della Polizia di Stato di Rimini hanno tratto in arresto un cittadino macedone per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
In ore serali, una volante, durante il normale servizio di perlustrazione e controllo del territorio, nel transitare lungo viale Sante Medici, notava confabulare tra loro in una zona buia della via, un gruppo di 5/6 ragazzi sospetti, pertanto decideva di controllarli.
Uno dei ragazzi, intuite le intenzioni dei poliziotti, saliva a bordo di una bicicletta e si dava a precipitosa fuga, sottraendosi al controllo. Dopo un breve inseguimento, il giovane ha perso l’equilibrio cadendo per terra. Nel cadere, dalla tasca cadeva fuori un involucro di medie dimensioni, che veniva prontamente recuperato dagli agenti e che da accertamenti successivi è risultato contenere Hashish.
Dopo essere caduto il ragazzo tentava di riguadagnare la fuga rialzandosi, ma gli agenti lo raggiungevano e lo bloccavano, nonostante i calci e pugni che questo iniziava a sferrare contro i poliziotti.
All’interno del borsello che il giovane portava vi erano un bilancino di precisione, due lamette da barba e due telefoni cellulari, uno dei quali utilizzato verosimilmente per organizzare gli appuntamenti con i propri “clienti”.
In considerazione dei fatti accaduti, il giovane è stato tradotto presso il Centro di prima accoglienza di Bologna, poiché minorenne.
Inoltre, lo stesso è stato indagato in stato di libertà per resistenza a Pubblico ufficiale e porto d’armi od oggetti atti ad offendere.
Dopo la convalida, il minore è stato sottoposto alla misura della “permanenza a casa”, da effettuare presso l’abitazione materna, in provincia di Treviso, con l’obbligo, nel frattempo, di seguire percorsi educativi.