Una pistola (foto di repertorio)

Un cittadino turco ricercato per omicidio era in un albergo di Marina centro sotto falsa identità. Aveva con sé una pistola e diverse munizioni

Giovedì gli agenti della Polizia di Stato hanno eseguito un mandato di arresto europeo emesso dalla Germania per omicidio volontario, nei confronti di un trentenne di nazionalità turca, incensurato in Italia,  ricercato su tutto il territorio Schengen, che è stato rintracciato in una struttura ricettiva riminese.

Gli inquirenti, a riscontro dell’attività svolta dal Servizio di Polizia Postale e delle Comunicazioni, hanno seguito una labile traccia informatica relativa ad un dato telematico anonimo ed alle successive attività individuandone la posizione in zona Marina Centro. Accertamenti a seguito dei quali è stato individuato il latitante.  

Il cittadino turco, sottoposto a perquisizione presso l’hotel dove aveva preso alloggio con false generalità, è stato trovato in possesso di una pistola calibro 9×19 marca “Glock”,  con doppio caricatore e 14 cartucce 9×19 con ogiva blindata, catalogabili come munizionamento “da guerra”.  All’esito degli immediati accertamenti svolti, l’arma  è da ritenersi clandestina in quanto non censita sul catalogo Nazionale delle Armi, risultando altresì oggetto di segnalazione della Polizia Tedesca, per fatti accaduti su quel territorio. Sono stati trovati anche documenti d’identità falsi, alcuni smartphone e altro materiale di interesse investigativo.

L’uomo è stato tratto in arresto, oltre che per il MAE anche per la flagranza di reato riguardo alla detenzione e porto dell’arma clandestina, nonché del munizionamento da guerra e per il possesso dei documenti falsi. Al termine delle incombenze di rito, è stato condotto nella casa circondariale di Rimini a disposizione delle Autorità Giudiziarie procedenti.