
Elevato un verbale da 1500 euro per l’assenza di tracciabilità. Il prodotto ittico è stato devoluto in beneficenza alla Caritas
Nella mattinata di oggi, i militari della Capitaneria di Porto di Rimini hanno posto in essere un’attività di vigilanza tesa a verificare il rispetto della normativa vigente in materia di pesca, nello specifico i “flussi” legati al trasporto del prodotto ittico lungo tutta la filiera di distribuzione.
La predetta operazione, ha visto l’ispezione di un furgone refrigerato diretto a Milano all’interno del quale sono state rinvenute una decina cassette di plastica contenenti circa 50 kg di prodotto ittico fresco di varie specie in assenza di tracciabilità che non rendeva possibile individuarne la provenienza.
La mancanza della prescritta obbligatoria documentazione, inerente partite di prodotti della pesca e dell’acquacoltura, che devono essere rintracciabili in tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione, dalla cattura o raccolta alla vendita al dettaglio, ha pertanto portato al sequestro del prodotto.
È stato altresì elevato 1 verbale amministrativo in violazione del Decreto Legislativo n°04/2012, per un ammontare di 1.500 euro.
Il prodotto ittico, a seguito di dichiarazione di idoneità al consumo da parte del servizio veterinario della AUSL Romagna di Rimini, è stato prontamente devoluto in beneficienza alla CARITAS di Rimini.
L’attività lungo la filiera ittica a tutela della salute e del consumatore proseguirà nei prossimi giorni.
Si allega la relativa documentazione fotografica.