
L’aveva costretta ad assumere cocaina e l’aveva picchiata più volte ma la donna non l’aveva denunciato per paura di ripercussioni
Violenza sessuale aggravata e lesioni personali perpetrati in danno di una donna con cui aveva intrattenuto una breve relazione sentimentale. Sono queste le accuse che hanno portato un pregiudicato siciliano, classe ’69, da tempo residente a Cattolica, a finire in carcere.
I fatti risalgono all’inizio del mese di marzo, quando dal pronto soccorso dell’Ospedale di Cattolica i Carabinieri della Tenenza di Cattolica venivano informati dell’arrivo di una donna con il volto tumefatto, la quale aveva lamentato una violenza sessuale.
Subito attivate le procedure del caso, gli uomini dell’arma hanno avviato le indagini al fine di ricostruire i fatti ed hanno così provveduto all’ascolto della donna e a raccogliere la sua dettagliata versione.
Le indagini, coordinate dal Sostituto Procuratore Davide Ercolani, hanno fatto emergere una relazione malata tra la vittima ed il suo carnefice, con il quale lo scorso 10 marzo la donna aveva trascorso una notte in albergo. In particolare, da quanto ricostruito, in quella occasione l’uomo l’avrebbe costretta dapprima ad assumere cocaina e successivamente ad avere ripetuti rapporti sessuali conditi da schiaffi e pugni che le hanno provocato la frattura del seno mascellare.
Un episodio che ha rappresentato il culmine di una storia di violenze cominciate nel settembre 2020 quando la donna, sotto minaccia di un coltello, era stata costretta a praticare un rapporto orale. La paura ed il terrore di ripercussioni le hanno poi impedito nel tempo di denunciare i fatti, almeno fino allo scorso 10 marzo.
A seguito delle indagini condotte e delle informazioni ottenute, i carabinieri della Regina hanno così relazionato il tutto alla Procura della Repubblica ed il Pm ha inoltrato richiesta di emissione di provvedimento cautelare al G.I.P., subito accolta e altrettanto rapidamente eseguita dagli uomini dell’Arma.
L’uomo, ora ristretto presso la casa circondariale di Rimini, sarà presto ascoltato nel rituale interrogatorio di garanzia.