
Gli indagati movimentavano ingenti quantità di droga provenienti dall’Albania
Alle prime luci dell’alba, i Carabinieri della Sezione Operativa della Compagnia di Riccione, a conclusione di una complessa attività investigativa antidroga, hanno dato esecuzione ad alcuni provvedimenti cautelari emessi dal GIP del Tribunale di Rimini, su richiesta del Sost. Proc. Gengarelli.
In particolare, gli uomini dell’Arma hanno notificato due ordinanze di custodia cautelare in carcere, un’ordinanza applicativa degli arresti domiciliari e la misura dell’obbligo di firma presso la polizia giudiziaria nei confronti di altri 4 indagati, tutti ritenuti responsabili, a vario titolo, di aver fatto parte di una rete dedita al traffico di ingenti quantitativi di stupefacenti.
Le indagini hanno permesso di accertare che gli indagati, in pieno periodo di lockdown, movimentavano notevoli quantitativi di marijuana, proveniente dall’Albania, destinati alle piazze di spaccio della riviera. In particolare, i carabinieri sono riusciti a monitorare i movimenti del soggetto ritenuto d’interesse operativo già noto alle forze dell’ordine. In poco tempo, gli investigatori hanno ricostruito il suo circuito relazionale identificando, di conseguenza, soggetti pregiudicati, gravati da numerosi e specifici precedenti in materia di sostanze stupefacenti. Da lì, sono stati condotti numerosi servizi di osservazione e pedinamento, che hanno consentito non solo di documentare incontri ed appuntamenti di interesse investigativo ma anche di procedere al recupero – lo scorso 04 giugno – di più di un chilo e mezzo di marijuana.
Ancora, lo scorso 15 luglio, i militari avevano tratto in arresto un altro indagato sorpreso con 6 kg di marijuana all’interno della propria abitazione, certamente favorito nella propria attività di spaccio dalla giovane fidanzata sua connazionale.
Al termine della notifica dei rispettivi provvedimenti, gli indagati sono stati posti a disposizione dell’Autorità giudiziaria per i rituali interrogatori di garanzia.