
Il primo ha rotto il finestrino di una vettura per rubare una borsa mentre il secondo ha malmenato la compagna e ha sferrato calci e pugni anche ai poliziotti
Nella decorsa serata, nella zona di Marina Centro di Rimini, gli equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine di Bologna, impiegati in attività straordinario di controllo del territorio, hanno notato un uomo che, dopo aver guardato insistentemente all’interno di una autovettura parcheggiata, con una mossa fulminea infrangeva il vetro dello sportello anteriore. Accortosi della presenza della pattuglia, l’uomo desisteva dal suo intento, dandosi alla fuga. Per sfuggire alla Polizia, il 35 enne, originario del Marocco irregolare e con numerosi precedenti penali per furto e ricettazione, dopo una breve corsa si nascondeva dietro una grossa siepe sicuro di non esser stato visto. Ma la mossa era stata notata dagli operatori che, richiesto l’ausilio di altri equipaggi, circondavano la zona per chiudere ogni possibile via di scampo costringendolo alla resa. Messo in sicurezza, è stato accompagnato in Questura e tratto in arresto per il reato di tentato furto aggravato in attesa del rito per direttissima prevista nella mattinata di lunedì 15 giugno. Inoltre, si è stata rintracciare la proprietaria dell’autovettura danneggiata che aveva lasciato incautamente in auto la propria borsa con altri capi di abbigliamento appoggiati sul sedile posteriore, per una breve passeggiata sul lungomare.
Inoltre, verso le tre di notte, giungevano diverse chiamate al 112 che segnalavano, in via dei Cavalieri, la presenza in strada di una donna che chiedeva aiuto mentre veniva malmenata da un uomo. Giunta immediatamente sul posto, la Volante rintracciava la donna distesa per terra in stato di shock con varie ecchimosi al volto, un occhio tumefatto e una forte fuoriuscita di sangue dalla bocca. Richiesto l’immediato intervento di una ambulanza per le cure sanitarie, la donna, una 34enne di origine peruviane residente a Pesaro, anche se ormai esausta, riusciva ad indicava agli operatori un uomo che si allontanava velocemente dal luogo. L’uomo veniva prontamente inseguito da una altra Volante, intervenuta in supporto, e bloccato subito dopo. L’uomo, un 36enne anche lui di origine peruviana residente a Rimini, era in possesso della borsa della donna contenente denaro e il telefono cellulare.
Da una ricostruzione dei fatti, grazie anche alle dichiarazioni di alcuni testimoni, si appurava che l’uomo compagno della vittima, dopo aver trascorso la serata insieme alla donna ed alcuni amici, raggiungeva l’autovettura parcheggiata per far rientro a casa. Quando la donna si è accorta di non avere più le chiavi dell’auto in borsa, a suo dire perse, l’uomo ha incominciato ad alterarsi incolpandola di averle nascoste. Così, colto dall’ira, l’uomo si avventava contro la donna colpendola ripetutamente al volto con pugni e, una volta buttata a terra, con violenti calci lungo tutto il corpo. Una volta accortosi che le grida di aiuto della donna avevano richiamato alcuni passanti, le aveva strappato la borsetta contenente soldi e il cellulare, allontanandosi velocemente mentre la donna gli urlava contro accusandolo del furto.
Fatto salire sull’autovettura di servizio, l’uomo dapprima collaborativo, resosi conto della gravità della situazione, cominciava a colpire con calci e pugni la portiera ed il divisorio di plexiglass dell’auto dando in escandescenza. Arrivato in questura, la sua condotta violenta continuava anche contro gli operatori di Polizia, che venivano colpiti con calci e pugni, mentre cercavano di portarlo alla calma. Sono stati tre i poliziotti che, alle fine dell’intervento, sono dovuti ricorrere alle cure sanitari con prognosi di 6 e 7 gg. s.c. per contusioni alle braccia e alle gambe. L’uomo è strato tratto in arresto per i reati di rapina, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale nonché per lesioni personali e trattenuto in attesa del rito per direttissima che si terrà nella mattinata di domani 15 giugno.