Giovane “professionista” ungherese scappa con un bottino da 5 milioni di euro
RICCIONE – Il tutto è partito da una segnalazione anonima arrivata in procura. Da lì hanno preso avvio le indagini che hanno portato all’individuazione di albergatori e ristoratori che promuovevano “servizi particolari” e aggiuntivi ai propri clienti, caldeggiando una visitina ad una escort che col tempo si è creata una certa reputazione.
Attraverso intercettazioni telefoniche si è riusciti a ricostruire l’intera faccenda. L’escort, una donna ungherese, veniva “sponsorizzata” da imprenditori locali ad un pubblico selezionatissimo fatto di manager, direttori generali e pezzi grossi di case di moda. I ristoratori e gli albergatori finiti nella rete degli inquirenti sono stati indagati per favoreggiamento della prostituzione.
Trecento euro ad appuntamento, questo sarebbe il costo base dei “servizi” offerti dall’avvenente escort che incontrava i clienti in camere d’albergo ed Hotel di lusso non solo nel territorio riminese. Si parla di un giro d’affari da circa 5 milioni di euro, depositati in una banca del Titano che la ragazza avrebbe prelevato un po’ per volta prima di darsi alla macchia.
Venuta a sapere che Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate l’avevano presa di mira l’ungherese ha fatto perdere le proprie tracce