
Amico di Umberto Eco, si è spento questa mattina a Rimini. Per 25 anni professore al DAMS di Bologna, aveva 81 anni
Il mondo della politica esprime cordoglio per la morte di Paolo Fabbri, semiologo, per 25 anni professore al Dams di Bologna dove fu collega di Umberto Eco. Si è spento questa mattina a Rimini, la sua città, dove era nato 81 anni fa.
“Se ne va un intellettuale che ha saputo innovare studio e insegnamento della parola e del linguaggio, trasmessi in ogni forma espressiva. Per 25 anni professore al DAMS di Bologna, dove insieme a Umberto Eco aprì la strada a un nuovo insegnamento della semiotica, direttore dell’Istituto di cultura italiano a Parigi, insignito del Sigismondo d’Oro dal Comune di Rimini, la sua città, nel dicembre scorso, Paolo Fabbri ha rappresentato uno degli esponenti più importanti del panorama culturale italiano e della nostra terra. Ai suoi cari le più sentite condoglianze, mie personali e di tutta la Giunta regionale dell’Emilia-Romagna, così come esprimiamo vicinanza all’Università di Bologna e alla città di Rimini”.
Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, dopo la notizia della morte del semiologo Paolo Fabbri, questa mattina a Rimini, città dove era nato 81 anni fa.
A Bonaccini si aggiunge Emma Petitti, Presidente del’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna per la scomparsa di Paolo Fabbri:
“Apprendo con estrema tristezza della scomparsa di Paolo Fabbri, semiologo noto e persona speciale per eleganza, rispetto e disponibilità. Nel dicembre scorso avevamo gioito tutti per il meritato e prestigioso Sigismondo d’Oro che avevi ricevuto, nel corso della cui premiazione avevi tenuto un discorso davvero emozionante che ancora ricordo. Caro Paolo, la tua attività intellettuale ha onorato il panorama culturale italiano, dando lustro alla nostra collettività cittadina. Uomo generoso, attento, ti eri sempre reso disponibile negli anni a contribuire alla ricchezza culturale e sociale della nostra città. Dal lavoro che avevamo fatto insieme a tanti operatori culturali sulle Reti della Cultura, alle riflessioni sui progetti culturali della città, al percorso di valorizzazione del patrimonio di Fellini. Insieme a te se ne va un pezzo di Rimini, di bellezza e cultura. Il mio pensiero corre alla tua amata Simonetta, che stringo forte e a tutti i tuoi cari. Voglio ricordarti così, con questa bella immagine, nella tua casa e con i tuoi libri. Il tuo sorriso sapeva contagiarci e darci speranza. Ci mancherai tanto”.