Decisione rinviata a ottobre, quando sarà chiaro l’esito del decreto Lorenzin
BOLOGNA – Slitta ancora la decisione del Tar dell’Emilia-Romagna sui ricorsi di una trentina di famiglie e del Codacons contro le norme regionali che dispongono l’obbligo della vaccinazione per la frequentazione di asili nido, decise con legge regionale del novembre 2016 che
introduceva l’obbligo vaccinale (antipolio, antidifterica, antitetanica e antiepatite B, così come da legge nazionale prima del decreto Lorenzin) per l’iscrizione agli asili nido e ai servizi educativi e ricreativi, pubblici e privati, per i bambini da 0 a 3 anni a partire dall’anno scolastico 2017/2018.
Il tribunale amministrativo, secondo quanto riferisce la Regione, ha rinviato al 17 ottobre il pronunciamento, senza sospendere la normativa impugnata.
Ad aprile i giudici avevano rinviato per ricevere dal ministero della Salute la relazione sulla divisione di competenze tra ministero stesso, Aifa, Istituto superiore di sanità e Regioni in ordine all’assenza in commercio del solo vaccino monodose antidifterico. Ma, spiega la Regione, “dopo la decisione del Governo di estendere l’obbligo vaccinale a livello nazionale, i quattro vaccini resi obbligatori dalla legge regionale sono tutti disponibili nella dose unica esavalente, che contiene anche pertosse e haemophilus influenzae di tipo B”.
Naturalmente è soddisfatto l’assessore regionale alla Sanità, Sergio Venturi: “Noi andiamo avanti così come stabilito, con grande determinazione, nell’interesse dell’intera collettività regionale, e in particolare dei più piccoli, soprattutto dei più deboli: tutti loro e ogni singola persona ha diritto a vedere tutelata la propria salute”.