Con l’arrivo del caldo sono oltre un milione i cittadini dell’Emilia Romagna che si sono messi al lavoro

Con l’arrivo del caldo sono oltre un milione i cittadini dell’Emilia Romagna che si sono messi al lavoro negli orti, nei giardini o e nei terrazzi per dedicarsi, oltre che alla tradizionale cura dei vasi di fiori, alla coltivazione “fai da te” di lattughe, pomodori, piante aromatiche, peperoncini, zucchine, melanzane. E’ quanto emerge dalla studio di Coldiretti Emilia Romagna divulgato nei mercati di Campagna Amica in occasione della “Festa di Primavera” che si celebra da Cortemaggiore di Piacenza a Modena in Largo san Francesco, da Parma Largo Calamandrei (Barilla Center) a Bologna in via del Gomito, passando per piazza XXIV maggio a Reggio Emilia e piazza Kennedy a Ravenna.

A testimoniare della passione dei cittadini per questa attività, c’è l’estensione che hanno raggiunto le tante aree verdi destinate ad orti pubblici nelle città capoluogo, dove si è raggiunto il record di 616 mila metri quadrati di terreno divisi in piccoli appezzamenti e adibiti alla coltivazione ad uso domestico, all’impianto di orti e al giardinaggio ricreativo.

Se in passato erano soprattutto i più anziani a dedicarsi alla coltivazione dell’orto, memori spesso di un tempo vissuto in campagna, adesso – sottolinea Coldiretti regionale – la passione si sta diffondendo anche tra i più giovani e tra persone completamente a digiuno delle tecniche di coltivazione. Un bisogno di conoscenza che – continua Coldiretti Emilia Romagna – è stato colmato con il passaparola e con le pubblicazioni specializzate, ma che ora ha favorito la nascita della nuova figura del tutor dell’orto che la rete degli orti urbani di Campagna Amica mette a disposizione.

 

Gli emiliano romagnoli si dedicano al lavoro nell’orto nei giardini e nei terrazzi privati, ma anche nei terreni pubblici o nelle aziende agricole con il comune denominatore che – sostiene Coldiretti – è la passione per il lavoro all’aria aperta, la voglia di vedere crescere qualche cosa di proprio, il gusto di mangiare od offrire a familiari od amici prodotti freschi, genuini e di stagione, ma anche in alcuni casi di risparmiare senza rinunciare alla qualità in un difficile momento di crisi. Il 25,6% degli italiani che coltiva da sé piante e/o ortaggi lo fa soprattutto per la voglia di mangiare prodotti sani e genuini, ma anche per passione (10%) e in piccola parte per risparmiare (4,8%), secondo l’ultima indagine Coldiretti/Censis.

Si tratta peraltro di un interesse che ha una diffusione trasversale tra uomini e donne, fasce di età e territori di residenza anche se dall’analisi emergono aspetti sorprendenti: la percentuale è più alta tra i giovani rispetto agli anziani e tra le donne rispetto agli uomini. Tra i giovani di età compresa tra i 18 ed i 34 anni la percentuale sale addirittura al 50,8 per cento e per quanto riguarda il genere a coltivare l’orto è oltre il 47,5 per cento degli uomini a fronte del 43 per cento delle donne.

 

L’investimento per realizzare un orto in giardino si può stimare – informa Coldiretti Emilia Romagna – intorno ai 250 euro per 20 metri quadrati “chiavi in mano” per acquistare terra, vasi, concime, attrezzi, reti per limitare le piantine, sostegni vari, sementi e piantine. Individuare lo spazio giusto e, la stagionalità, conoscere la terra di cui si dispone, scegliere attentamente semi e piantine a seconda del ciclo e garantire la disponibilità di acqua sono alcune delle regole da seguire per ottenere buoni risultati. Numerose sono le possibilità per superare il problema dello spazio limitato: per piantare ortaggi e frutta dall’orto verticale all’orto in terrazzo realizzato in appositi cassoni.