Indagate altre 9 persone. Nel mirino le operazioni per la riqualificazione di un’area
RIMINI (Morciano) – Si trova agli arresti domiciliari nell’ambito di un’indagine della Guardia di Finanza di Rimini il sindaco di Morciano. Il reato ipotizzato è quello di indebita induzione a dare e promettere utilità. Insieme al primo cittadino sono indagate altre 9 persone per il reato di falso, compreso il vice sindaco, assessori e il segretario dell’ufficio contabilità e ragioneria del Comune. Le indagini sono partite dall’esposto presentato da un comitato di commercianti di Morciano, che lamentava poca trasparenza nei rapporti tra esponenti di vertice dell’amministrazione locale e una società che aveva ottenuto le autorizzazioni per la riqualificazione dell’area “Ex pastificio Ghigi”.
Secondo le Fiamme Gialle il Comune di Morciano, per gli anni 2011, 2012 e 2013, aveva stipulato con la società un contratto di sponsorizzazione che prevedeva la pubblicizzazione del logo della società sulle brochure della “Fiera di San Gregorio” per un ammontare complessivo di 396.000 euro. In realtà il contratto si è rivelato falso e utiile solo ad accontentare quella parte di popolazione che non voleva la costruzione del nuovo centro commerciale. L’entratura, come è stata definita dagli indagati nelle conversazioni intercettate, non è stata mai pagata ma è stata appostata nei bilanci del Comune relativi a quegli anni sotto forma di “residuo attivo”. In tal modo il Comune ha potuto aggirare il vincolo di spesa in proporzione alle entrate eludendo la norma specifica del “Patto di Stabilità” in violazione dei principi contabili di veridicità e di pareggio finanziario prescritto dal Testo Unico degli Enti Locali.