In città il 60% delle presenze attestate su tutta la provincia
RIMINI – Migranti e accoglienza, il Comune di Rimini ribadisce le sue richieste di informazione, certezze, collaborazione in un quadro complessivo che riguarda l’intero ambito provinciale.
Fin dall’inizio delle operazioni il territorio comunale di Rimini ha assorbito il maggior carico di accoglienze, attestandole ad oltre il 60% del totale della quota ridistribuita su tutta la provincia.
Stando ai dati diffusi dall’amministrazione locale, adoggi il numero di cittadini stranieri che soggiornano sul territorio comunale ammonta a 580, al di là della soglia delle 3 persone per mille residenti indicata come parametro dal Ministero dell’Interno per questo progetto umanitario. Rimini aderisce al progetto Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) e in questo ambito ha accolto 58 profughi.
Oggi, il Comune di Rimini chiede alla Prefettura di richiamare ancora una volta tutti gli Enti locali alla medesima responsabilità, al fine di ottenere uno sforzo congiunto nel collocamento dei cittadini stranieri da parte di tutte le Istituzioni e di tutti gli enti coinvolti.
“Un richiamo a un’accoglienza concreta che, va detto ed è un segnale positivo, negli ultimi giorni sta cominciando ad avvenire sul nostro territorio – si legge in una nota diffusa dall’amministrazione comunale – Del resto è quanto il Paese chiede insistentemente e a gran voce all’Europa, e cioè una distribuzione omogenea e egualitaria delle quote. Questo può e deve essere prassi interna su ogni territorio italiano, Rimini compresa: se ogni Comune d’Italia aderisse al progetto Sprar non solo si governerebbero i flussi con efficacia ma si darebbe agli stessi comuni la possibilità di non essere soggetto passivo nell’allocazione ma anzi potere gestire da protagonista le modalità d’inserimento e di potenziale impiego degli ospiti”.
Detto questo il Comune chiede pubblicamente di essere costantemente informato e coinvolto preventivamente, nonostante l’assenza di formali competenze di legge, in ogni allocazione di nuovi arrivi nelle strutture ricettive ubicate sul territorio comunale.
“Sarà suo dovere verificare che la gestione dell’ospitalità avvenga secondo i criteri di legge di utilizzo delle strutture (agibilità igienico sanitaria e affollamento) fatte rispettare durante tutto l’anno senza distinzioni o eccezioni”, si esplicita ancora nella nota.
Sempre con il medesimo spirito propositivo, il Comune di Rimini chiede alla Prefettura di affrontare con decisione e senza indugio la promozione di una piena collaborazione della stessa Prefettura progetti di pubblica utilità, veri, concreti e non solo a valenza simbolica, che impieghino sistematicamente gli ospiti in attività di sostegno e aiuto verso le istanze quotidiane della comunità locale.