L’assessore Morolli, critico sulla proposta di installare sistemi di videosorveglianza nelle strutture
RIMINI – Nelle scuole di Rimini si sta registrando una bassa richiesta di menu personalizzati per i bambini che frequentano le scuole. Per l’assessore Mattia Morolli, questo è un segno che il sistema delle mense funziona; che non funziona, invece, è il binomio educazione e videosorveglianza, definito dall’amministrazione uno scoglio molto forte e che mette in discussione ogni principio di coerenza. “L’iniziativa parlamentare per dotare le scuole di telecamere rimaniamo invece parecchio perplessi – ha proseguito l’assessore Morolli -. Già il pensiero che un luogo in cui si stanno formando i nostri figli nel momento più delicato della loro crescita possa essere teatro di violenze lo riteniamo inaccettabile.
Non perché si possa negarne l’esistenza, ma è l’idea di pensare di risolvere un problema, che in primo luogo crediamo debba essere basato sul rapporto fiduciario insegnante – famiglie, con l’installazione aula per aula di sistemi di videosorveglianza H24 che troviamo non coerente”. La proposta, insomma, non proteggerebbe i ragazzi e i bambini da un lato, tantomeno foavorirebbe la costruzione di un rapporto di fiducia con le famiglie. “ci auguriamo trovino nel dibattito al Senato per l’approvazione definitiva della legge un approfondimento non emotivo che a nostro avviso, andrebbe ad alterare indelebilmente quel patto di fiducia e collaborazione che crediamo debba esistere tra operatori e famiglie.”
Sempre per quel che riguarda i pasti, portati da casa e consumati a scuola, il Comune di Rimini assicura la realizzazione di un piano che “tenga conto di tutti gli elementi in campo e con l’obiettivo finale di garantire, oltre al rispetto delle varie scelte alimentari o religiose, la corretta alimentazione dei ragazzi”. L’assessore Morolli ha annunciato che entro due settimane sarà preparata una proposta di regolamento, realizzato con la collaborazione di Ausl, da sottoporre ai genitori.