I Carabinieri hanno stroncato un giro d’affari illecito da oltre tre milioni di euro

RIMINI – Ferrara, Rimini, ma l’elenco degli ospedali “visitati” dalla banda dei malviventi scoperta dall’Arma dei carabinieri è ben più lungo. Si parla, infatti di furti in mezza Italia, da Bologna a Cuneo, ma anche Pavia e persino Teramo.

 

Il modo con cui il gruppo operava era sempre lo stesso, razzia alle farmacie ospedaliere per sottrarre i farmaci antitumorali da poi far passare sotto banco oltre confine. Obiettivo far cassa sul mercato estero, senza guardare in faccia a nessuno; senza nemmeno curarsi del trasporto delle cure che stivate alla meno peggio nella stragrande maggioranza dei casi, venivano conservate in modo inappropriato.

 

Due i colpi messi a segno nel riminese e ben due anni fa, entrambe il 10 marzo del 2014 sia all’ospedale di Rimini che a quello di Riccione. I ladri che si erano introdotti nelle farmacie si erano dati alla fuga con circa 70 mila euro di farmaci antitumorali. I Carabinieri hanno faticato non poco a smantellare una rete perfettamente organizzata con tanto di referenti e suddivisioni dei compiti.

 

Nella banda, composta da 17 persone quasi tutte di origine partenopea, c’era chi si occupava dei sopralluoghi, chi curava la logistica recuperando le attrezzature necessarie alla realizzazione dei colpi, chi aveva l’incarico dello stoccaggio dei farmaci e chi commissionava il tipo di farmaci da sottrarre alle strutture ospedaliere per poi farle trasportare , sull’asse Napoli Genova, all’estero dove una società di copertura si occupava di mettere sul mercato i prodotti rubati. Il giro d’affari è impressionante. Gli investigatori hanno infatti recuperato al termine delle indagini, prodotti dal valore di oltre 3 milioni di euro.